La dieta chetogenica è un protocollo dietetico, caratterizzato da bassissimo contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi. È stato spesso usato in ambito clinico in casi di epilessia resistente ai farmaci o obesità complicata da altre comorbidità, ma negli ultimi anni ha preso sempre più campo nel mondo del dimagrimento.
Per comprendere meglio i meccanismi di una dieta chetogenica analizziamo brevemente cosa succede nel nostro organismo nella situazione contrapposta, ovvero quando si segue un regime alimentare a contenuto normale di carboidrati (50-60% delle calorie totali)
Assumendo una dieta con normale contenuto di carboidrati, il corpo produce glucosio e insulina:
🔸Il glucosio è la molecola che il nostro organismo riesce a convertire più facilmente in energia;
🔹L’insulina è un ormone prodotto per favorire l’utilizzo del glucosio da parte dei vari organi e tessuti del corpo.
Poiché il glucosio viene utilizzato come energia primaria dall’organismo, i grassi non sono necessari e vengono quindi conservati sotto forma di tessuto adiposo. Anche il glucosio, se in eccesso, viene convertito in grasso e depositato a livello del tessuto adiposo.
Ma se noi riduciamo l’assunzione di carboidrati come nella dieta chetogenica, il corpo attiva una via metabolica alternativa chiamata chetosi, ovvero produce energia a partire dai grassi.
La scomposizione dei grassi porta alla formazione di prodotti di metabolici chiamati chetoni, da qui il nome chetogenica. In genere il processo di chetosi inizia dopo circa 48-72 ore di significativa riduzione di carboidrati, ovvero in quantità massima di 20-50 gr al giorno.
L’ obiettivo finale di una dieta chetogenica, correttamente mantenuta, è utilizzare i chetoni come fonte di energia primaria, invece del glucosio.
La chetosi è dunque una condizione indotta, innaturale, per tale motivo questo regime alimentare va fatto solo sotto controllo di uno specialista in nutrizione.
La durata di un protocollo di dieta chetogenica varia da un minimo di 30 giorni (protocollo base) ad un massimo di 90 giorni (protocollo urto). In casi selezionati può durare anche di più. Le fasi nelle quali si suddivide la dieta chetogenica sono essenzialmente 4 fasi:
I) Fase di depurazione precedente all’inizio della dieta vera e propria: è il primo step durante il quale avviene una depurazione epatica e linfatica con l’utilizzo di integratori per facilitare l’avvio in chetosi durante la fase intensiva;
II) Fase intensiva: consiste nella totale eliminazione degli zuccheri e dell’alcol. In questa fase l’organismo entra in chetosi;
III) Fase di stabilizzazione: prevede il reinserimento dei carboidrati a basso indice glicemico, come legumi pasta, riso e cereali non raffinati, secondo regole ben definite;
IV) Style: questo è lo step più cruciale di tutto il percorso. È la fase nella quale la maggior parte delle persone molla, perché soddisfatta per la perdita di peso. Niente di più sbagliato, perché è in questa fase che si consolidano i risultati e si impara a gestire la propria alimentazione in modo autonomo per garantire il mantenimento del peso ideale nel tempo.
Quali sono gli effetti che può apportare alla vostra vita una dieta chetogenica?
La dieta chetogenica facilita il dimagrimento grazie a:
🔸Riduzione delle calorie totali
🔹Mantenimento di glicemia e insulinemia costanti
🔸Aumento del consumo di grassi a scopo energetico
🔹Incremento del dispendio calorico globale per aumento dell’azione dinamico specifica e del “lavoro metabolico”
🔸Effetto anoressizzante
Ma non mancano gli svantaggi, la maggior parte dei quali dipende dai livelli di corpi chetonici presenti nel sangue
🔸Aumento della filtrazione renale e della diuresi (escrezione dei corpi chetonici e delle scorie azotate) con aumeto del carico di lavoro dei reni
🔹Tendenza alla disidratazione
🔸Possibile ipoglicemia
🔹Possibile ipotensione
🔸Aumento del carico di lavoro del fegato, per incremento della neoglucogenesi, dei processi di transaminazione e deaminazione
🔹Possibile “keto-flu” in inglese; è una sindrome legata allo scarso adattamento dell’organismo dopo 2-3 giorni dall’inizio della dieta chetogenica e comprende:
✅Mal di testa
✅Affaticamento
✅Vertigini
✅Nausea
✅Irritabilità.
Nei soggetti più sensibili anche aumento della possibilità di svenimento, crampi muscolari, stipsi, sensazione di palpitazioni cardiache.
Può essere particolarmente nociva per:
soggetti malnutriti, diabetici di tipo Ie donne in gravidanza e allattamento e per tutte quelle persone che soffrono di patologie epatiche e/o renali.
In conclusione osservando e comparando attentamente la lista dei vantaggi con quella degli svantaggi, pare che la dieta chetogenica non sia una vera e propria “manna dal cielo”. Evitare di assumere glucosio con la dieta e costringere il corpo ad utilizzare i meno convenienti aminoacidi è una strategia alquanto discutibile, perchè intossica l’intero organismo , tende ad affaticare inutilmente reni e fegato e rende meno efficienti il sistema nervoso centrale e i muscoli.
Tuttavia in alcuni casi selezionati, in cui ci sono stati diversi fallimenti dietetici e l’ eccesso di peso rischia di essere molto pericoloso per comorbidità e rischio di mortalità, la dieta chetogenica rimane un alternativa terapeutica da non scartare.
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